IL NODO DI SALOMONE Il simbolo millenario di legami tra l’uomo e Dio.

Opera patrocinata dal Ministero Beni Culturali Dipartimento Beni librari, Assemblea Regionale Siciliana, Associazione Mirto Verde

IL NODO DI SALOMONE Il simbolo millenario di legami tra l’uomo e Dio
Cordoni Legature e Trecce nella simbologia etnostorica siciliana (dal secc. II-III d. C. - fino al sec. XX)
Autore Pippo Lo Cascio

Il nodo di Salomone, ovvero il disegno - e/o, è la caratterizzazione di un simbolo che ha, nei millenni accompagnato la storia dell’uomo, in ogni latitudine della Terra, associato o di riferimento all’Essere Superiore o alle Sue emanazioni divine. E’ uno dei “segni” più antichi, riprodotto insieme alle figurazioni antropomorfe e zoomorfe, del Paleolitico Superiore, la sua vita si protrae ininterrottamente per oltre nove millenni. Il segno, un doppio simbolo di infinito a “8”, uno perpendicolare all’altro, fonda una catena, con la peculiarità di essere aggrovigliata e continua, ovvero senza alcuna interruzione.
Il nodo di Salomone, così denominato in età moderna, risulta, per il mondo occidentale, uno dei segni più diffusi e conosciuti, riprodotto in ogni paese, dalle diverse confessioni religiose. Di fatto è riconosciuto quale simbolo pagano, paleocristiano, ebraico, barbarico, medievale e rinascimentale, diffuso nella iconografia europea, ha avuto, particolare risalto presso culture africane, amerinde ed asiatiche. Il lavoro sul Nodo di Salomone in Sicilia nasce a corredo di uno studio tipologico ed architettonico di alcuni muri di firriati (giardino intercluso, utilizzato per la passeggiata), del comprensorio settentrionale della città di Palermo, che in età seicento-settecentesca cingevano le ville utilizzate dalla nobiltà siciliana. Le raffigurazioni-simboli graffiti sulla calce fresca, trovarono riscontro, nell’Ottocento, nei studi dell’etno-antropologo palermitano Giuseppe Pitrè, che riconobbe gli strani cerchi schiacciati a forma ogivale e uniti con una o più fasce come i gruppa ri Salumuni, ovvero i “nodi di Salomone”, con attribuzione apotropaiche medicamentose e propiziatrici. La ricerca, effettuata in otto anni di indagini bibliografiche, è stata allargata a tutta l’Isola, permettendo di ritrovare il simbolo, nelle chiese, nei monasteri, nelle ville di età tardo romane, nei siti medievali, in torri di avvistamento e di difesa, nelle ceramiche, mattonelle, abbigliamento, aprendo alla comprensione del complesso rapporto attraverso i secoli, che ebbero i Siciliani con u gruppu ri Salumuni, e contemporaneamente ritrovare l’evoluzione stilistico cromatico, del simbolo nelle sue implicazioni etnostoriche e/o “magiche”.

La pubblicazione inedita, di alta rilevanza scientifico-culturale va ad arricchire il panorama delle conoscenze italiane in merito al soggetto Nodo di Salomone, collocandosi come opera prima per la Regione Sicilia e contestualmente di respiro europeo per le alte valenze storico-artistiche ivi riportate. Un contributo di ricerca originale, inedito per la conoscenza del Bene Immateriale italiano, (prima segnalazione in Il Nodo di Salomone. Un simbolo nei Millenni 2010 AA.VV.) contestualmente uno studio unico propedeutico alla sua tutela, attraverso una rinnovata attenzione alle strutture materiali quali muri, pavimenti oggetti, ed quant’altro ad esso associato.

La panoramica sulle raffigurazione isolane del “nodo di Salomone”, viene proposto, attraverso schede dettagliate del contesto ove è stato ritrovato e comprende dall’età tardo romana e medievale, fino al periodo di maggiore diffusione ed utilizzo, l’Ottocento e Novecento.