Il Nodo di Salomone Il simbolo millenario di legami tra l'uomo e Dio
Cordoni Legature e Trecce nella simbologia etnostorica siciliana (dal secc. II-III d. C. - fino al sec. XX)
Il lavoro sul Nodo di Salomone in Sicilia nasce a corredo di uno studio tipologico ed architettonico di alcuni muri di firriati (giardino intercluso, utilizzato per la passeggiata), del comprensorio settentrionale della città di Palermo, che in età seicento-settecentesca cingevano le ville utilizzate dalla nobiltà siciliana. Le raffigurazioni-simboli graffiti sulla calce fresca, trovarono riscontro, nell’Ottocento, nei studi dell’etno-antropologo palermitano Giuseppe Pitrè, che riconobbe gli strani cerchi schiacciati a forma ogivale e uniti con una o più fasce come i gruppa ri Salumuni, ovvero i “nodi di Salomone”, con attribuzione apotropaiche medicamentose e propiziatrici. La ricerca, effettuata in otto anni di indagini bibliografiche, è stata allargata a tutta l’Isola, permettendo di ritrovare il simbolo, nelle chiese, nei monasteri, nelle ville di età tardo romane, nei siti medievali, in torri di avvistamento e di difesa, nelle ceramiche, mattonelle, abbigliamento, aprendo alla comprensione del complesso rapporto attraverso i secoli, che ebbero i Siciliani con u gruppu ri Salumuni, e contemporaneamente ritrovare l’evoluzione stilistico cromatico, del simbolo nelle sue implicazioni etnostoriche e/o “magiche”.